EMBLEMA DEI GIOCHI

L'emblema dei giochi di Torino 2006 è stato disegnato dal laboratorio creativo milanese Benincasa-Husmann che è risultato il vincitore tra i partecipanti ad un concorso bandito appositamente. Il logo rappresenta una rivisitazione della Mole Antonelliana con diverse chiavi di lettura e che ben sintetizzano la connotazione geografica e culturale del luogo in cui le Olimpiadi si svolgono e lo spirito di comunanza che viene a crearsi nel mondo olimpionico.
La Mole, simbolo per eccellenza di Torino, si trasforma in una montagna ghiacciata, evocando il collegamento tra la città e le vicine cime Alpine che ospiteranno le gare. La montagna è trasparente, non costituisce ostacolo, anzi si rivela il luogo ideale per la comunicazione e lo scambio interculturale; è un luogo ideale e dinamico che rispecchia e rispetta il mutamento e le nuove tecnologie.
All'interno del nuovo logo figurano i tradizionali e simbolici cinque anelli simbolo della bandiera olimpica. Questa è stata ideata dal Pierre de Coubertain nel 1914 e raffigura cinque anelli di colore diversi che si intrecciano su campo bianco. Venne issata per la prima volta nella edizione dei Giochi del 1920 ad Anversa. I cinque cerchi rappresentano i continenti e sono intrecciati tra loro a simboleggiare l'unione, la condivisione, la coesistenza e lo spirito di universalità delle Olimpiadi. I colori scelti da De Coubertain furono quelli che erano presenti in tutte le bandiere del mondo: non vi era un particolare intento nell'associare un singolo colore ad un continente ma nell'opinione pubblica si è diffusa l'idea secondo la quale i colori sono così associabili:
blu-Europa, giallo-Asia, nero-Africa, verde-Oceania, rosso-America.